„De uno zovene che zè in soa ventura“

„De uno zovene che zè in soa ventura“

La breve novella in versi qui edita racconta di un giovane che deruba un bambino e lo getta nel fiume e che ottiene infine non solo il perdono del bambino ma anche una somma di denari. L’enigmatico testo è conservato nel ms. Ambrosiano N 95 sup., allestito da Giovan Francesco Cignardi a Milano intorno al 1430.